La cultura è stato uno dei settori più colpiti dalla pandemia, con la chiusura di scuole, musei, teatri, cinema. Ricordando come, dopo la guerra, Milano avviò la rinascita proprio dalla cultura, con il concerto di Toscanini alla Scala, anche oggi resta un elemento centrale della rinascita post pandemica.
E si riparte proprio da Piazza Duomo, con l’annuncio che anche il secondo Arengario diventerà parte del Museo del Novecento. Il comune ha ufficialmente pubblicato il bando internazionale per la progettazione di “NovecentoPiùCento”, il nome che è stato dato all’ampliamento del percorso museale.
L’obiettivo è quello di connetterlo allo spazio espositivo esistente in modo da creare un unico grande complesso dedicato alle arti moderne e contemporanee, il cui standard, per collezioni, spazi espositivi e servizi, lo collochi tra le principali realtà museali italiane e straniere.
In un primo momento saranno selezionati dieci progetti in base a criteri, tra cui: il dialogo tra il Museo del Novecento e il secondo Arengario e la funzionalità dell’organizzazione degli spazi; l’inserimento dell’opera nel contesto urbano e la fattibilità tecnico-gestionale della soluzione proposta, in relazione sia agli aspetti manutentivi che alla sostenibilità ambientale ed energetica.
Nel secondo grado, il progetto vincitore del concorso sarà individuato, tra i dieci già selezionati, in base a ulteriori criteri, tra i quali: la qualità della proposta dal punto di vista compositivo e architettonico, con riferimento agli obiettivi culturali del Museo; il rapporto sinergico con il tessuto storico circostante – Duomo, Galleria Vittorio Emanuele II e piazza Diaz -; la modalità di relazione tra il nuovo edificio e il contenitore storico da conservare; l’uso di materiali e tecniche sostenibili e di facile manutenzione; l’organizzazione funzionale e la flessibilità degli spazi interni.